NICOLA CARRU' /// HOME


REGNI E SPAZI
dal 9 al 30 Aprile 2010
tutti i giorni dalle 16 alle 19
Galleria arti visive , Università del Melo
via Magenta, 3, Gallarate VA
>>>   ARTE VARESE   <<<
Si presenta
   come una vera e propria antologica la mostra di Nicola Carrù presso la
      Galleria d'Arte del Melo. Inserita come settima tappa del progetto "l'Arte
      invisibile", l'esposizione si struttura come un percorso che riflette
      l'evoluzione artistica del giovane autore. Nato a Busto Arsizio nel 1975,
      Carrù ha frequentato la Scuola di illustrazione del Castello Sforzesco di
      Milano e da lì ha iniziato a mettersi alla prova, passando
      dall'illustrazione alla grafica, fino ad elaborare un suo stile pittorico
      decisamente originale e difficilmente catalogabile in qualsiasi
      definizione pronta all'uso. Di professione illustratore freelance, ha
      esposto sue opere in diversi concorsi tra cui quello legato alla Fiera
      Internazionale del libro a Bologna (presente in mostra) e Tokyo e altri
      indetti dall'associazione Teatrio con esposizioni in diverse sedi
      nazionali ed estere. Scopriamo attraverso le diverse sezioni della mostra
      le diverse sfaccettature della sua arte.

      Dal jazz al paesaggio - La prima parte della mostra raccoglie
      prevalentemente opere grafiche, realizzate a collages, alcune delle quali
      sul tema del jazz, create nel 2006 per una mostra personale tenutasi nel
      Teatro Condominio di Gallarate in occasione del Jazz Festival. Notiamo,
      oltre all'abilità tecnica con cui sono realizzate, un'ispirazione alle più
      grandi correnti artistiche:
dall'espressionismo tedesco alla Grosz, ai collages che combinano
      immagini e parole in stile futurista. Accanto a queste opere prendono vita
      i primi quadri dedicati all'ambiente e alla natura: "sono ciò che ci
      circonda, il nostro spazio, il nostro vivere" dichiara l'artista. 
        
      Geometrie della natura - Il paesaggio viene dapprima interpretato, con la
      tecnica di colori ad olio e smalto, in maniera più ariosa e leggera, per
      poi tramutarsi in un superficie costruita attraverso dense geometrie di
      colore, rese con la tecnica della spatola. Sulla tela Carrù ripropone i
      luoghi vissuti quotidianamente, i paesaggi del nostro territorio, i verdi
      e i bruni di questa stagione: "viale o strada di città o paese o ancora
      campo delle nostre brughiere, aperto allo sguardo che corre lungo quinte
      di natura lasciate dall'uomo".   

      Evoluzioni - Nell'ultima sezione della mostra troviamo, invece, le opere
      più recenti: da una parte quadri di più piccolo formato in cui il
      paesaggio si tramuta definitivamente in un gioco quasi astratto di forme e
      in cui il colore, steso ad ampie zone, si fa ancora più corposo e rude.
      Gli ultimi esiti pittorici della ricerca di Carrù vanno in direzione di un
      inserimento della figura umana, appena tratteggiata, all'interno di uno
      scenario sempre più astratto ed indefinito, in cui si affacciano elementi
      geometrici che fanno da quinte: l'artista
realizza in tal caso una sorta di trasposizione pittorica
      delle tecniche digitali di montaggio delle immagini. Concludono
      l'esposizione due opere di grande formato in cui confluiscono le diverse
      tecniche utilizzate dall'artista: da centrale accenno figurativo si
      diparte un universo variopinto, dalle tinte accese, in cui campeggiano
      visi sgranati tramutati  in pixel, insegne araldiche, fumetti, pure
      superfici di colore.
      Tecniche diverse - Proprio la messa a punto di uno stile "poliglotta", che
      si serve contemporaneamente di più linguaggi, a metà tra pittura, grafica
      e sperimentazioni digitali è ciò che rende l'arte di Nicola Carrù
      estremamente suggestiva ed accattivante, perfetta espressione di quel
      miscuglio di messaggi visivi che caratterizza la società contemporanea.
      Altrettanto densa di significato è la riflessione condotta sul tema dei
      luoghi e degli spazi che rivela un'evoluzione significativa dell'artista,
      da un gusto puramente grafico e quasi giocoso ad un desiderio di esplorare
      quel legame inscindibile che lega l'uomo all'ambiente.

      Manuela Ciriacono
NICOLA CARRU' / REGNI E SPAZI
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